Fonte: Federfarma.it
I sussulti che a tratti scuotono governo e maggioranza non aiutano, ma il proposito di Federfarma rimane quello di chiudere la partita sulla remunerazione entro la fine dell’anno, come vuole il dpcm dello scorso giugno. Questa l’indicazione che arriva dal consiglio di presidenza di mercoledì, dove s’è fatto il punto sul cantiere dal quale dovrà uscire lo schema da portare ai ministeri di Salute ed Economia. «L’impalcatura» spiega la presidente nazionale del sindacato titolari, Annarosa Racca «è ormai definita, anche se su diversi punti serviranno ulteriori approfondimenti. Stiamo comunque procedendo di buon passo, grazie alla collaborazione di tutta la filiera».
Presidente, parliamo del modello su cui state lavorando: sarà una riproposizione fedele dello schema sottoscritto davanti all’Aifa un anno fa o siete ripartiti da zero?
Stiamo lavorando a una proposta che faccia la sintesi tra il modello pattuito con l’accordo del 16 ottobre 2012 e le richieste dei tecnici dell’Economia e dell’Industria, a partire dall’invarianza dei prezzi al pubblico. Ma rimaniamo comunque fermi sul proposito di arrivare a una remunerazione che da una parte blocchi l’erosione dei fatturati Ssn e dall’altro sia la base per il definitivo superamento della distribuzione diretta.
Sistema misto? Magari su più fasce, come voleva la Salute?
Il sistema misto, fee più quota percentuale, rimane il nostro obiettivo. L’eventualità di fasce differenziate in base al prezzo del farmaco è una delle ipotesi al vaglio, diciamo una delle più accreditate.
La legge sulla spending review del 2012, che affidava all’Aifa la trattativa sulla nuova remunerazione, fissava come riferimento i «margini vigenti al 30 giugno 2012». Intendete far rispettare tale parametro?
Quella norma non è mai stata emendata. E poi i dati dell’Aifa sul mercato del farmaco sono in realtà i nostri dati. Nell’ultimo Rapporto Osmed, tra le sigle citate per aver contribuito alle elaborazioni c’è anche Federfarma.
Sul tavolo della Conferenza delle Regioni c’è la proposta del tavolo tecnico di spostare l’intera trattativa davanti alla Sisac…
Noi vogliamo trattare con il ministro Lorenzin e lei ci ha già detto che farà di tutto per rispettare la scadenza del 31 dicembre. Per riuscire a passare la mano alla Sisac, le Regioni dovrebbero ottenere una modifica della spending review attraverso una legge parlamentare. E’ un percorso che richiede tempo.
Come sta andando il confronto con le altre sigle della filiera?
C’è piena collaborazione, con i distributori e anche con l’industria. Con quest’ultima, inoltre, stiamo anche cercando di delineare una posizione comune sul Pht, perché divenga più flessibile soprattutto in uscita, sul lato fascia A.
http://www.federfarma.it/Edicola/Ultime-notizie/13-11-2013-23-11-28.aspx
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